The Bologneser No. 179 - La secchia rapita -

29,00 - 59,00

Nel tempo in cui le torri sfidan l’aurora,
e Modenese armato lancia il guanto,
s’alzan due cavalier in armatura,
tra fiamme e polver, con furor di canto.
La Rocca altèra guarda e non implora,
testimone del sangue e dello pianto.
Là sopra il colle, cinta da rossor,
s’attende il fato d’un conteso onor.

Sul nero destrier l’un piomba come vento,
sul bianco il cavalier trattien la briglia,
volan parole, e l’elmo è un firmamento
tra lampi e grida l’aria si scompiglia.
Ma in alto, tra le cime e lo sgomento,
ondeggia un secchio, in corda ben sigilla:
non d’oro è fatto, e pur d’eterna gloria —
ché guerra fu, ma restò solo in storia.

Si scaglian l’un contro l’altro con furore,
Maggior la schiera, ma minor la sorte,
E cadde al suol l’antico suo valore,
ché la secchia rapì la man più forte.
Ma il popol guarda, ride, e poi rumora
fa come a festa, con parole ingrate:
“Per quella secchia tutta ‘sta follia?
Quand’è finita, portatevela via.”

Così finì la gran contesa antica,
non con trionfi, inni o gran vittorie,
ma con la secchia, umile e rapita,
celata poi tra favole e memorie.
fu gloria vana, presto poi smarrita,
cantata dalli bardi in gran baldorie:
ché spesso, sotto l’elmo e la corazza,
non c’è trionfo, ma una secchia pazza.

Ricorre il 700° anniversario della battaglia di Zappolino del 1325, le donne, i cavalier, l’arme e gli amori tra Modena e Bologna, si scaldano anche oggi, si parli di battaglie o di tortellini :).

Carta Hahnemühle matte FineArt 200 gsm
Cornice non inclusa

Ogni copia è stampata al momento dell'ordine, il processo richede 5 - 7 giorni lavorativi, siate pazienti per cortesia :)

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